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Via Montenapoleone è al vertice del lusso mondiale

di Elisa Marasca
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La celebre arteria commerciale meneghina è stata proclamata la via dello shopping più cara al mondo dal report di Cushman & Wakefield. Un primato che conferma il ruolo centrale dell’Italia nel retail di alta gamma.

 

Lo scorso novembre, Milano ha raggiunto un traguardo storico: Via Montenapoleone è stata incoronata la via dello shopping più costosa al mondo nel report “Main Streets Across the World 2024”, pubblicato da Cushman & Wakefield, società internazionale di consulenza immobiliare. Con un canone annuo prime di 20mila euro al metro quadrato, la celebre strada milanese ha superato la Upper 5th Avenue di New York (con un canone di 19.537 euro al metro quadrato), conquistando il vertice di una classifica che monitora le location retail più prestigiose su scala globale.

Una vetta costruita nel tempo

Il sorpasso di Milano non è stato improvviso. Dopo aver raggiunto il secondo posto nel 2023, Via Montenapoleone ha registrato nel 2024 una crescita dell’11% nei valori di locazione, sostenuta da una domanda costante, da una disponibilità di spazi sempre più ridotta e da un cambio euro/dollaro favorevole. Le nuove aperture tra via Verri e via Sant’Andrea hanno contribuito a rafforzare l’attrattività dell’area.

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Thomas Casolo
Photo: assets.cushmanwakefield.com

Thomas Casolo, responsabile Retail Italia e Co-Head Luxury di Cushman & Wakefield, ha dichiarato nella nota stampa della società: «Milano è diventata un marchio globale sinonimo di lusso, ma Via Montenapoleone rappresenta un unicum per caratteristiche fisiche e densità di brand. È uno spazio compatto, molto diverso da arterie più estese come la 5th Avenue o gli Champs-Élysées, e per questo ancora più strategico per i grandi marchi».

Le high street internazionali sotto la lente

La classifica 2024 delle strade più care al mondo ha visto, dopo Milano e New York, New Bond Street a Londra con un canone di 17.210 euro al metro quadro all’anno, seguita da Tsim Sha Tsui a Hong Kong (15.697 euro). L’Avenue des Champs-Élysées ha mantenuto la quinta posizione con un aumento annuo del 10%, mentre Ginza a Tokyo ha guadagnato terreno con un +25% su base annua.

L’Italia ha avuto un ruolo di rilievo anche nella classifica europea, con Via Condotti e Piazza di Spagna a Roma posizionate rispettivamente al terzo e decimo posto. Un dato che ha confermato la centralità del nostro Paese nel panorama retail di fascia alta.

 

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Il punto vendita resta il cuore del brand

Il report ha rilevato una crescita media globale del 4,4% degli affitti prime. Le Americhe hanno registrato la performance più alta con +8,5%, guidate dagli Stati Uniti (+11%), mentre Europa e Asia-Pacifico hanno segnato rispettivamente +3,5% e +3,1%.

Cushman & Wakefield nel report ha sottolineato come la forte competizione tra marchi per assicurarsi i migliori spazi commerciali, unita a un’offerta estremamente limitata, abbia spinto i retailer ad ampliare la rete fisica. In molti casi, i brand hanno scelto di acquistare gli spazi per garantirsi una presenza stabile, contribuendo così alla crescita dei valori e a tassi di vacancy prossimi allo zero. Oggi, quindi, il punto vendita non è solo luogo di vendita, ma incarnazione fisica del brand e strumento strategico di relazione con il cliente.

Milano guarda avanti

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Joachim Sandberg
Photo: assets.cushmanwakefield.com

Joachim Sandberg, amministratore delegato di Cushman & Wakefield Italia, ha commentato nella stessa nota stampa: «Milano, dall’Expo 2015 in poi, si è posizionata tra le capitali europee più attrattive per investitori, turisti e residenti. Il lusso è un settore cruciale per l’economia italiana, e con questo primato la città ha rafforzato la sua leadership. Ora la sfida è tradurre questo successo in benefici concreti per la comunità, generando valore condiviso».

Questa visione ha trovato conferma nei dati più recenti: secondo Jones Lang LaSalle (una delle principali società globali di consulenza specializzata in real estate e investimenti immobiliari), nel primo semestre 2025 gli investimenti nel retail real estate in Italia sono cresciuti del 52% rispetto all’anno precedente, superando gli 1,1 miliardi di euro, di cui oltre 800 milioni concentrati a Milano. Una tendenza che rafforza ulteriormente il ruolo di Milano come polo strategico del lusso europeo.

 

Photo cover: www.flickr.com/photos/127226743@N02/30823064395/ / Dimitris Kamaras 

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