Un viaggio nel futuro dello shopping: esploriamo la trasformazione del negozio fisico in un luogo di esperienze uniche.
Il phygital, termine in voga da alcuni anni, rappresenta la crasi tra «physical» e «digital», e delinea la fluidità delle esperienze di acquisto quotidiane tra il mondo fisico e digitale. Dal 2020 il phygital è diventato infatti una realtà in molti negozi italiani, fungendo da strategia per annullare il distanziamento sociale nel settore Retail e nel Marketing. Questa strategia è poi rimasta per fornire un’esperienza di acquisto innovativa al cliente.
Omnicanalità e personalizzazione
Uno studio di Uberall & MomentFeed ha rivelato che il 74% dei consumatori statunitensi preferisce un customer journey ibrido, integrando esperienze fisiche e digitali. L’ibridazione dei processi di acquisto tra canali ha reso quindi cruciale lo sviluppo di un’esperienza omnicanale per i consumatori. Lo stesso studio ha rivelato infatti che, in media, i clienti utilizzano da 3 a 5 canali durante ogni fase d’acquisto. Questa molteplicità offre opportunità immense, ma anche sfide in termini di personalizzazione. La chiave è raccogliere, analizzare e utilizzare efficacemente le informazioni per creare un’esperienza su misura che soddisfi i bisogni e i desideri delle persone.
La ricerca sottolinea che l’empatia è un elemento cruciale da considerare. Perché sebbene chatbot, assistenti vocali e altri mezzi digitali agevolino l’interazione, possono anche rendere l’esperienza d’acquisto impersonale. E qui entrano in gioco sia gli assistenti allo shopping in carne e ossa sia Il phygital marketing, che si basa sull’esigenza degli utenti di passare agilmente dallo shopping online a quello in negozio e viceversa. Questo approccio strategico cerca di rendere fluido il passaggio tra i due mondi, offrendo un’esperienza coerente e coinvolgente.
Il negozio esperienziale e il live commerce
Un’esperienza efficace, secondo la società specializzata in digital innovation Softec, deve considerare tre elementi fondamentali:
- L’immediatezza, cioè la capacità di un’azienda di essere sempre presente quando l’utente o il cliente la cerca, su qualsiasi canale. La personalizzazione è la chiave per garantire questo elemento, adattando il messaggio e il canale di contatto in base alle preferenze dell’utente.
- L’immersione, che coinvolge il consumatore durante il percorso di acquisto, sfruttando la sensorialità attraverso suoni, video, tocco e odori. Questo coinvolgimento può avvenire sia online che offline, trasformando l’acquisto in un’esperienza multisensoriale.
- L’interazione, cioè la capacità di rapportarsi attivamente con l’utente in ogni fase del percorso d’acquisto. Questo coinvolgimento avviene attraverso canali digitali e nei punti vendita fisici, trasmettendo i valori del brand ad ogni touchpoint.
Il negozio fisico evolve quindi in un luogo di esperienze, non solo di acquisti. Anche il Metaverso e la gamification giocano un ruolo cruciale nell’attrarre il pubblico e creare connessioni più forti. Un esempio di successo è l’app Ikea Place, che sfrutta la Realtà Aumentata per consentire ai clienti di visualizzare i mobili desiderati all’interno degli ambienti domestici. Un ulteriore modello di innovazione che si spinge oltre i confini fisici è l’inaugurazione di Gucci Town, il quartiere virtuale di Gucci nel Metaverso, un ambiente virtuale dove gli appassionati di Gucci possono esplorare, interagire e vivere un’esperienza unica nel mondo digitale.
Ma c’è anche il live commerce, un fenomeno diffusosi dalla Cina, che combina televendite, social media ed ecommerce, introducendo l’intrattenimento nelle vendite online.
Il fenomeno phygital sta ormai ridefinendo il modo in cui le aziende si relazionano con i clienti. L’evoluzione del negozio esperienziale e l’adozione del live commerce sono solo gli inizi di un cambiamento più ampio. Il successo nel Retail futuro richiederà non solo la comprensione di queste tendenze, ma anche la capacità di adattarsi in modo rapido e innovativo.
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